L'esperienza LIB
Il primo LIB sta per concludersi. Manca la presentazione pubblica dei risultati che ci sarà il sabato 6 giugno. Nonostante il poco tempo trascorso insieme, l’esperienza si è rivelata di una grande intensità e profondità sia per i voluminosi risultati delle ricerche sia per il vissuto condiviso.
Abbiamo ragionato su argomenti teorici di Biodanza e della ricerca sociologica. Ci siamo scontrati sulle modalità di proseguimento del corso e sulle traduzioni. Nel pieno delle argomentazioni, ci siamo entusiasmati, infervorati, a volte arrabbiati, per poi trovare conciliazioni e ritrovare insieme la strada da percorrere.
Le 13 ricerche che presenteremo sabato prossimo sono il risultato di questo vissuto intenso e del lavoro di 75 insegnanti di Biodanza, provenienti da diverse città di Italia, Spagna, Brasile, Messico, Cile, Svizzera, Slovenia, Regno Unito, raggiungendo circa 1000 persone intervistate.
Temi e domande da LIB
I temi e le domande trattati erano scottanti su diversi punti di vista: esiste la possibilità di Biodanza online e quali modalità sono da considerarsi le più adeguate? È possibile fare una curva fisiologica online? Come vengono percepiti gli esercizi proposti tramite zoom, come la musica? Esiste una vivencia online? Come i partecipanti ai gruppi di Biodanza si immaginano di fare pratica di biodanza nel prossimo futuro, caratterizzato dall’incertezza e dalle contingenze con cui il nuovo COVID 19 ci costringe a relazionarci? Infine, qual è il ruolo di LIB in tutto questo?
Sapevamo che di fronte alla ricerca bisognava mettere in conto la vulnerabilità dei ricercatori e anche dei promotori del laboratorio. Non ci aspettavamo però di entrare noi stessi in crisi. Come molti di voi, abbiamo dedicato gli ultimi dieci anni alla difesa del metodo originale di Biodanza, proprio come ci è stato insegnato da nostro padre Rolando, attraverso la conservazione dei testi, dei video, delle consegne, delle musiche, senza mai cambiare una virgola di quanto da lui proposto. Adesso alcune ricerche riconoscono il valore a una Biodanza estremamente modificata, che cambia i suoi stessi presupposti: stiamo, come LIB concedendo modifiche al metodo di Biodanza? La risposta è no.
Quando lo straordinario fa luce sull’ordinario
In verità i periodi straordinari, caratterizzati dall’incertezza e per natura poco indagabili, sono invece particolarmente fecondi per pensare all’ordinario. Dai risultati è emerso chiaramente che Biodanza online è una Biodanza diminuita: non si può lavorare su tutte le linee di vivencia in egual misura, non si possono eseguire moltissimi degli esercizi e gli obiettivi specifici degli esercizi non possono essere tradotti a pieno. Inoltre, le ricerche che hanno presentato ai soggetti, allievi dei corsi, un confronto tra Biodanza online e Biodanza dal vivo, hanno rivelato le mancanze della prima rispetto alla seconda.
Ciononostante, le ragioni che hanno portato gli operatori ad avventurarsi nella scoperta di nuove dimensioni, sono state orientate affettivamente: garantire e proteggere la continuità e unità del gruppo, manifestare vicinanza, fornire strumenti e risorse per affrontare l’emergenza e le emozioni contrastanti da questa scaturite.
Il ruolo di LIB
Ed è qui che si pone una prima risposta sul ruolo di LIB in questo florido contesto di dialogo di esperienze. Le esperienze esistono, sono affettivamente orientate, e non possono essere limitate. L’organismo che può dare indicazioni precise a livello metodologico resta l’Assessorato alla metodologia.
Il ruolo di LIB, in questo momento di emergenza, è quello di mettere a disposizione uno spazio condiviso e aperto al dialogo per potere osservare con occhi scevri di pregiudizio i processi di adattamento che stanno avvenendo a livello globale. Non di validarli o di negarli. L’obiettivo è l’osservazione di ciò che sta accadendo e la speranza è di fornire strumenti di azione che rispondano, nel modo più fedele possibile, ai principi fondanti di Biodanza e del suo metodo originale.
LIB e l’inizio di un metodo integrato
Da un punto di vista metodologico, le ricerche sono riuscite a integrare la dimensione quantitativa e qualitativa delle rappresentazioni soggettive. Sono riuscite, senza abbandonare le meraviglie e la solidità dei grafici e dei numeri, a condurci anche in qualche conversazione lunga, densa di significati e rimandi, parlando non solo dei nostri interlocutori ma anche, e a bassa voce, delle intimità dell’umanità.
Conclusioni sul primo LIB
Siamo, per queste ragioni, estremamente soddisfatti di questo primo laboratorio LIB, che, nel connettere persone di Biodanza provenienti dalle aree più diverse, ha dato vita a nuove domande sia sul momento d’eccezione che stiamo vivendo come umanità sia sulla pratica di Biodanza in generale e ci ha permesso di riflettere insieme intensamente e con amore a ciò che il presente ci propone.
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